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E' in corso una straordinaria iniziativa dell'Accademia della Crusca!
In occasione del settimo centenario dalla morte di Dante, la prestigiosa Accademia di Firenze (un altro orgoglio della nostra cara Italia!) ha deciso di realizzare un vero e proprio Vocabolario Dantesco!
Tutti sappiamo, infatti, che una delle maggiori difficoltà nella lettura della Commedia consiste proprio nell'uso di parole arcaiche o comunque distanti da quelle in uso di oggi. Questo Dizionario, tutto online, e quindi facilmente consultabile in ogni momento, riesce ad arginare questo problema.
Ma c'è di più: Dante, come tutti i poeti, utilizzava molte espressioni con un uso diverso e particolare da quello che era l'uso quotidiano. Questo Vocabolario può aiutare quindi a contestualizzare e comprendere meglio ogni passo del Poema.
Al momento, sono online i primi 200 termini del Vocabolario.
L'ambizioso progetto è stato lanciato dall'Accademia della Crusca di Firenze
insieme all'Istituto Opera del Vocabolario Italiano del Cnr. Lo scopo è quello di mappare e raccogliere tutti i vocabili utilizzati dal grande Poeta nella Divina
Commedia e nelle altre sue opere (anche quelle in latino).
L'obiettivo, come si è detto, è completare il vocabolario entro il 2021, settimo centenario dalla
morte di Dante, arrivando a un totale di 8mila vocaboli.
Ogni scheda
conterrà il significato, le origini e il luogo dell'opera dantesca in cui compare.
Al vocabolario lavora un team di giovani ricercatori della lingua coordinati dalla studiosa Paola Manni.
In realtà, la Crusca provò già in passato a catalogare lo sterminato patrimonio del linguaggio di Dante: il primo tentativo risale circa a cento anni fa, nel 1917, quando la
Crusca, in accordo con la Società Dantesca, decise di creare un
Vocabolario delle opere volgari di Dante.
Il lavoro restò però
incompiuto. Cosa che si spera non avverrà stavolta.
L'importanza di questo lavoro di raccolta e analisi, spiega la
Manni, "è legato al perdurare dell'importanza del lessico dell'Alighieri
nel linguaggio contemporaneo: è nota la persistenza nel lessico odierno
di una tuttora solida base 'dantesca'. Il Grande Dizionario dell'uso di
De Mauro, rileva infatti 2174 lemmi danteschi. E ci sono molte parole, come 'alone' e 'denso' che Dante ha praticamente inventato,
riforgiandone forma e significato dal latino e dal volgare, oggi
divenute di uso comune. Insomma, il sigillo di uso dantesco è garanzia
di sopravvivenza nei secoli".
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