Leggi e Commenta!

Il viaggio di Dante
raccontato
IN PROSA.
La Divina Commedia,
passo dopo passo.
PARADISO COMPRESO!


martedì 26 giugno 2018

Fantastic Planet: un viaggio allegorico sulle orme della Divina Commedia!

Il 22 giugno, a La Spezia, è stata inaugurata dal  CAMeC (Centro Arte Moderna e Contemporanea), la mostra Fantastic Planet. Inferno, Purgatorio e Paradiso di Andrea Bianconi.

La mostra vuole stimolare i visitatori ad intraprendere un viaggio allegorico interiore ispirato all'oltretomba dantesco.
Il percorso dell'allestimento infatti è costruito come un vero e proprio viaggio, fisico, ma con valori e significanze spirituali e allegoriche.
Lo scopo del viaggio di Dante è, come sappiamo, quello della purificazione dell'anima. Lo scopo di questo viaggio, invece, è la scoperta dell'origine dell'immaginazione, cioè di quell'elemento che genera proprio la voglia stessa di mettersi in cammino.
Alla fine del viaggio, lo spettatore si trova dinanzi a un grande muro con sopra disegnato un paesaggio ipotetico composto da frecce, per indicare che l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso sono un po' ovunque e immediatamente raggiungibili prendendo una qualunque direzione, visitabili persino nel corso di un'unica giornata.

L'allestimento appare alquanto astratto, certamente, e va decriptato.
Cerchiamo di farlo.

L'Inferno è costruito come un sistema di frecce disegnate su quadri neri, visibili solo da vicino, quasi a voler ironizzare e giocare sulla presenza-assenza di queste direzioni.
C'è poi una gabbia con lo specchio, simbolo molto caro a Bianconi, che vuole riprendere le domande, i conflitti e le prese di coscienza che, nell'Inferno, sono all'ordine del giorno.

Il Purgatorio viene rappresentato invece da delle gabbie sospese e vuote, come simbolo di un
luogo "sospeso", di transizione, dove non si sa esattamente cosa accadrà. Questo è l'unico "mondo" in cui sono presenti dei disegni e dove il colore predominante è il grigio.

Il Paradiso è invece il luogo della creazione. Qui predomina il bianco e l'armonia è riscontrabile su una tela piena di frecce, molte delle quali hanno l'aspetto di un fiore. Nel Paradiso, la rappresentazione cerca di raggiungere una perfezione formale, laddove, per l'Inferno, le frecce appaiono disposte in modo più casuale 


La meta finale del viaggio si raggiunge in una stanza opposta a queste tre, ma vicina a quella del Paradiso. E' una stanza completamente nera ed oscurata, dove il motivo della freccia diventa simbolo di salvezza in una installazione luminosa.
La freccia riporta lo spettatore verso un nuovo viaggio, quello che ognuno spera di terminare con la visione delle stelle, proprio come Dante quando esce dall'Inferno: "E quindi uscimmo a riveder le stelle".

Alla fine del viaggio, lungo le scale del Centro a salire, appare un uomo nero che tiene in mano un mazzo di frecce. Come a dire che ogni uomo è artefice del proprio destino, avendo in mano tutte le possibili scelte che potrà fare.

Per informazioni, vedi qui.



Di seguito, un video sull'evento

Segui gli aggiornamenti del Blog su Telegram