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Il viaggio di Dante
raccontato
IN PROSA.
La Divina Commedia,
passo dopo passo.
PARADISO COMPRESO!


domenica 31 dicembre 2017

Gli Architetti italiani intepretano la Divina Commedia!

Dante e l'Architettura!

Giovedì 14 dicembre 2017 alle ore 18.30, negli spazi espositivi di Iris Ceramica e FMG Fabbrica Marmi e Graniti, SpazioFMGperl'Architettura, è stata inaugurata la mostra:

«Sezioni. L’architettura italiana per la Divina Commedia».

Le immagini sono state tratte da qui e da qui

Alla mostra partecipano 70 grandi esponenti dell’architettura italiana contemporanea che sono stati chiamati ad interpretare visivamente l’immaginario dantesco.


In effetti, nel Novecento, a differenza dei secoli precedenti, non sono stati molti, gli autori di arti visive che hanno dedicato attenzione al Poema di Dante.
Questa mostra, quindi, cerca di riportare alla ribalta questa grande tematica.
70 progettisti e designer italiani di diverse generazioni hanno fornito una loro personale interpretazione visiva e testuale dell'opera dantesca.

L’open space di Spazio FMG si suddivide in tre ambienti.
Nel primo spazio, i visitatori potranno sfogliare una pregiata copia della Divina Commedia corredata dalle incisioni di Gustave Dorè.


Il secondo è invece dedicato alle parole (e si intitola infatti, proprio «Parole»): su 9 podi sono disponibili dei tablet da dove sono consultabili delle citazioni della Divina Commedia. Gli estratti si alternano ai testi scritti dagli autori partecipanti alla mostra che descrivono le loro opere e sono stampati su pannelli sospesi a mezza altezza.


Nel terzo ambiente, infine, si possono ammirare 70 disegni relativi a temi della Commedia e proiettati in loop in uno slide show. Tra gli altri, sono esposti anche i disegni originali di 5 famosi maestri dell’architettura italiana: Andrea Branzi, Aimaro Isola, Ugo La Pietra, Maurizio Navone e Franco Purini.


Questa mostra è un’anteprima di una più ampia mostra che sarà allestita presso la Reggia di Caserta nel 2018 a cura di Luca Molinari, che vedrà esposti tutti i 70 disegni con stampe originali in grande formato.


L’allestimento degli ambienti è stato progettato e coordinato da Alessandro Benetti e Federica Rasenti.
La mostra sarà aperta al pubblico e visitabile fino al 23 febbraio 2018.
Per altre info, vedi qui.

martedì 12 dicembre 2017

DIS: un horror ispirato alla Divina Commedia!


Anche gli horror possono ispirarsi al capolavoro dantesco!

In America è uscito infatti il film "DIR", un horror che già dal titolo prende spunto dalla Divina Commedia, ed esattamente da Dite (il Diavolo) e la sua "Città" (la parte più bassa dell'Inferno).

Per una recensione del film, vedi qui
Per il trailer del film, vedi qui.

DIS, uscito quest'anno, è stato scritto e diretto da Adrian Corona ed è stato premiato come Best Extreme Feature Filme altri diversi premi.

Nel film  si racconta di un viaggio in cui un ex soldato dal passato sanguinario, Ariel (Bill Oberst Jr.), si muove dentro un bosco. Come Dante, dunque, anche qui l'eroe (che è un peccatore) inizia il suo viaggio dopo essersi perso in una selva oscura.





Per l'immagine, vedi qui


All’interno del bosco, vive una figura demoniaca che usa le sue vittime per nutrire il suo giardino di mandragora.
E qui, le differenze col Poema cominciano a sentirsi, e molto!

La storia si snoda tra scene horror e magiche, in un insieme variegato di riferimenti alla Divina Commedia. Ma ovviamente la storia prende solo ispirazione dal testo di Dante, perché differisce moltissimo da essa.
C'è da dire però, che un po' come l'Inferno dantesco, anche l'inferno di questo film si pone come una proiezione del mondo interiore del protagonista.

Si tratta comunque di un esperimento interessante e di un ulteriore segnale dell'interesse che c'è nel mondo di oggi verso l'opera di Dante!

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giovedì 7 dicembre 2017

Un nuovo vino dedicato a Dante: il Verba Dantis!

Venerdì 8 dicembre 2017, a Castelnuovo Magra, nell'ambito del “villaggio del tipico” di Cà Lunae, Paolo Bosoni presenterà l'etichetta di un nuovo vino, un rosso (di ottima annata) dedicato a Dante.
Un'etichetta che celebra il soggiorno di Dante in Lunigiana e la Pace di Castelnuovo da lui patrocinata il 6 ottobre del 1306.
Di questo evento, e della sua celebrazione nel mese di ottobre, abbiamo già parlato in precedenza, e sempre a proposito di un vino -il Chianti da Paradiso-, oltre che del Pan di Dante.

L’etichetta -denominata “Verba Dantis" (il ‘Verbo di Dante’)- vuole evocare alcuni grandi significati della Divina Commedia, ed in particolare la “Profezia del Veltro”.
La locandina dell'evento
Per l'immagine, vedi qui e qui
La presentazione sarà accompagnata dalla presenza dei dantisti lunigianesi e sarà un'occasione per ricordare gli aspetti "lunigianesi" dell'opera del grande Poeta.
Ricordiamo infatti, che Dante ebbe molti rapporti con questa zona, anche per l’ospitalità della famiglia dei marchesi Malaspina testimoniata dal Canto VIII del Purgatorio (il “Canto lunigianese per eccellenza”, secondo la definizione data dal Centro Lunigianese di Studi Danteschi).

Ma che legame potrebbe esserci tra questo vino e Dante, a parte i rapporti avuti dal Poeta con la zona di produzione?
Dal punto di vista enologico, la peculiarità di questo vino sta nell’uvaggio molto ricercato: è stato  prodotto da due vitigni autoctoni di gran pregio come la Massaretta e la Pollera Nera, un IGT Liguria di Levante, un rosso corposo, sanguigno.
Ed è proprio in questi aspetti che chi l'ha prodotto ha voluto ravvisare una somiglianza con la personalità di Dante.

Per la presentazione è stato scelto il giorno dell'Immacolata, che ha un alto valore simbolico per quanto attiene Dante, data la grande importanza che quest'ultimo assegnava alla Vergine nella Divina Commedia.

L’evento (che inizierà alle ore 15:00) si inserisce all'interno delle attività di avvicinamento alle Celebrazioni del VII Centenario della morte del nostro Poeta (1321 – 2021) attraverso  il Comitato Ufficiale “Lunigiana Dantesca 2021”, presieduto dagli studiosi Emilio Pasquini e Antonio Lanza e di cui il Centro Lunigianese di Studi Danteschi, ente promotore, svolge funzioni di Segreteria Generale. La giornata gode inoltre del prestigioso patrocinio della Società Dantesca Italiana.

martedì 28 novembre 2017

Dante contro l'uso di parole straniere!

Sul Corriere della sera online di oggi è uscito un articolo di Paolo Di Stefano che fa notare come già Dante rimproverasse l'abitudine degli italiani a servirsi di parole straniere al posto di quelle nazionali.

Noi aggiungeremo che quest'abitudine non sembra essere di tutti gli italiani, ma solo di chi gestisce le informazioni, e cioè giornalisti e politici.
La responsabilità è loro!

Di Stefano prende come esempio l'ultima espressione uscita appunto dalle bocche dei politici: «fake news». Parola usata al posto della nostra «bufala», "parola italianissima, efficacemente utilizzata nell’accezione metaforica della panzana".
Ma «bufala» o «panzana» non andavano bene?
A noi sembrano anche più espressive, efficaci, dirette rispetto al corrispettivo prestito straniero.

Comunque, l'articolista fa notare come già il Poeta criticasse «il vizio di rincorrere le lingue degli altri: a quel tempo il francese».

E' nel Convivio che Dante lancia un'invettiva «a perpetuale infamia e depressione de li malvagi uomini d’Italia, che commendano lo volgare altrui e lo loro proprio dispregiano».

Dante, Di Luca Signorelli
Per l'immagine, vedi qui


Ma perché avveniva questo?
Secondo lui, per cinque «abominevoli ragioni»:

1. La «cechità di discrezione»: l’incapacità di distinguere;
2. la «maliziata escusatione»: scuse ingannevoli; 
3. la «cupidità di vanagloria»: chi vuole farsi bello nel mostrare di conoscere le lingue straniere;
4. l’«argomento di invidia»: l'atteggiamento di chi non sa usare la propria lingua (il proprio «volgare») e quindi la disprezza per infangare chi invece è in grado di parlarla;
5. la «pusillanimità»: la viltà d’animo di chi snobba le cose della propria patria per esaltare quelle degli altri.

domenica 19 novembre 2017

Topolino e Dante Alighieri in un francobollo!

Dante, Topolino. E i francobolli!

Che legame c'è tra queste tre cose?

Il legame è nel fatto che, per celebrare i 90 anni del mitico TOPO creato da Walt Disney, il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso una serie di 8 francobolli con sopra impresse le immagini di alcune storie memorabili.


I dieci francobolli emessi dal Ministero.
Per l'immagine, VEDI QUI.

Ma cosa c'entra Dante?
C'entra, perché tra i dieci francobolli, ce ne è uno dedicato anche alla leggendaria storia
L'Inferno di Topolino, realizzata nel 1949 da Guido Martina, come sceneggiatore, e dal pittore e scultore torinese Angelo Bioletto come disegnatore.

Il francobollo dedicato all'Inferno di Topolino.
Per l'immagine, VEDI QUI.
 
Come gli amanti di Topolino sapranno, ogni vignetta di quella fantastica storiella era accompagnata da una terzina di vago stile dantesco. Molto vago, ovviamente! Ma notevole, per un fumetto!
Come questa, per esempio:


"Papè Satan, Papè Satan aleppe: 
queste parole dai concetti bui 
per seicent'anni niun spegare seppe. 
Solo Dante lo può; ragion per cui 
chi vuol saper che cosa voglion dire 
vada all'inferno e lo domandi a lui..."

I francobolli -i cui disegni sono stati realizzati dal grande Giorgio Cavazzano- sono stati presentati il 3 novembre al Lucca Comics & Games.
E fanno parte della serie tematica “le Eccellenze del sistema produttivo ed economico” e sono dedicati alla produzione e sviluppo dei fumetti Disney in Italia.
Sono stati stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A..

Qui, tutti i dettagli suol francobollo in questione.
Per altre info, vedi qui, qui, qui, qui.


martedì 14 novembre 2017

La Divina Commedia e la moderna astronomia!


Il viaggio di Dante nello spazio!
Questo racconto non finisce di stupire!



Lo schema del Big Bang.
Di Gnixon di Wikipedia in ingleseLater version(s) were uploaded by Papa November di Wikipedia in inglese.(Testo originale: en:User:Gnixon) - Created by uploader
from public domain source
 Per l'immagine, VEDI QUI.


Può sembrare strano, visto che il Poeta si rifaceva alla geografia tolemaica, ma nella Commedia è forse possibile scorgere diverse suggestioni che fanno pensare alle conoscenze astrofisiche più recenti.

Delle suggestioni, appunto, e non certo riferimenti precisi a conoscenze moderne.
Ma sono delle cose che colpiscono lo stesso la nostra immaginazione!




Per esempio, nelle riflessioni che il Poeta svolge nel Paradiso, sembra, a volte, di ritrovare dei riferimenti al Big Bang, quale origine di tutte le cose.
L'Empireo si presenta come un super spazio acausale.
Il fenomeno degli angeli potrebbe essere spiegato con la fisica dei fotoni.
L’Inferno, cioè un luogo dal quale non si può uscire, potrebbe essere paragonato ai buchi neri. 
E la caduta di Lucifero nel fondo dell'Inferno potrebbe far pensare proprio al risucchio dei buchi neri.

Un buco nero in una rappresentazione 
artistica della NASA
Di XMM-Newton, ESA, NASA
Per l'immagine, VEDI QUI, QUI E QUI


Insomma, forse è possibile tracciare un percorso abbastanza interessante tra la Divina Commedia e l'astronomia moderna.



Qualche giorno fa abbiamo segnalato il programma C'è spazio di TV2000, che cerca di spiegare l'universo partendo dal Poema di Dante.


Oggi invece, segnaliamo un incontro che si svolgerà a Roma il prossimo 16 novembre dal titolo “Primum Mobile. Il viaggio dantesco e la Cosmologia moderna”.
Un incontro che cercherà appunto di approfondire proprio le questioni a cui abbiamo accennato sopra.

L'incontro si terrà a partire dalle ore 18, a Palazzo Firenze. Vedrà la partecipazione del professore svizzero Bruno Binggeli e sarà introdotto da Luigi Carotenuto. 
Interverrà anche la presidente del Comitato di Berna, prof.ssa Anna Rüdeberg.

Per altre info, vedi qui.

sabato 11 novembre 2017

L'amore a distanza: da Dante ai Social Network!

L'amore, da Dante e gli Stilnovisti, ad Internet e i Social Network!

Come sempre, siamo pronti a segnalare osservazioni, spunti, idee che vengono proposti sul web relativamente al rapporto tra Dante e le moderne tecnologie.

In questo caso, risulta interessante la proposta della blogger Gloria Basanisi, che, sul sito BlastingNews, ha individuato una relazione tra il modo di fare poesia, di esprimere l'amore e -più concretamente- di innamorarsi degli antichi poeti Stilnovisti (tra cui Dante) e le modalità con cui oggi, grazie ad internet e ai social netork, si arriva a conoscersi e a frequentarsi.

Dante Gabriel Rossetti, Beata Beatrix
Per l'immagine, vedi qui

«La poesia stilnovista», scrive l'autrice, «[...] ha difatti tramandato una visione del sentimento basata sulla mancata necessità della presenza fisica costante dell'amato».

Ed è proprio questo aspetto -cioè, l'amore in assenza dell'amata\o, l'amore da lontano- che sembrerebbe essere tornato oggi. E' l'amore al tempo di Internet. L'amore che nasce e si concretizza attraverso i Social Network!

«Le piattaforme digitali permettono, difatti, alle persone di conoscere e innamorarsi senza il bisogno di passare attraverso la componente della presenza fisica. I social network, in primis, sono lo sfondo e il mezzo principale attraverso il quale comunichiamo con gli altri e intratteniamo relazioni».
Questa sarebbe un'ulteriore conferma del «fatto che la nostra società e la nostra cultura sono state in qualche modo profondamente influenzate dalla tradizione letteraria occidentale»

Ed ecco, dunque, che entra in gioco il nostro grande Poeta!
Perché «sarebbe il caso di chiederci se Dante avrebbe 'amato' Beatrice allo stesso modo nell'epoca del mondo interconnesso».
Cosa avrebbe fatto l'Alighieri oggi, in un mondo in cui la comunicazione e le relazioni vengono gestite praticamente quasi del tutto dai Social Network?

Henry Holiday, l'incontro fra Dante e Beatrice
Per l'immagine, vedi qui

«Di certo, come ognuno di noi, il poeta fiorentino avrebbe avuto un account Facebook, passando incredibili quantità di tempo a spiare i profili delle altre persone».

Questo però, non gli avrebbe impedito di scrivere un capolavoro, quale la Commedia, anzi «avrebbe potuto scrivere un'opera grandiosa, perché l'ispirazione, pur essendo influenzata dal tempo, non ne è schiava e non è relegabile entro precisi confini temporali. Risulta importante considerare che ogni concetto, compreso quello così sfuggente di Amore, pur mantenendo delle relazioni di continuità tra un'epoca e l'altra, varia inevitabilmente a seconda del contesto di riferimento».

A questo punto, la blogger arriva a discutere del vero scopo del suo articolo, che si riassume in un quesito: «L'amore virtuale è vero amore?».
Infatti, la vera domanda «non è cosa Dante avrebbe fatto, ma cosa facciamo noi quotidianamente quando valutiamo e giudichiamo i nuovi modi di vivere il rapporto amoroso».

Per le sue conclusioni, vi rimando al post originale.
Aggiungiamo solo che secondo la Basanisi, « ciò che forse lo Stilnovo può insinuare dentro di noi è invece il dubbio che considerare un sentimento nato e nutrito dall'assenza fisica di qualcuno come degno di essere vissuto non sia probabilmente così deprecabile come abbiamo sempre pensato».

I grassetti sono tutti miei, anche all'interno delle citazioni.


martedì 7 novembre 2017

L'esilio di Dante nell'Atlante dei Cammini d'Italia!

Quando la tecnologia incontra la storia e la cultura!

Grazie alle moderne risorse offerte da Internet, tutti posssiamo approfondire meglio qualunque tipo di argomento.
Oggi, per esempio, abbiamo uno strumento in più che ci permette di seguire, in modo visuale, semplice e gradevole, un aspetto della vita di Dante.
Un aspetto importantissimo!
Perché è quello che riguarda il suo lungo peregrinare durante l'esilio.

Stiamo parlando di un nuovo sito realizzato dal Ministero dei Beni Culturali (ogni tanto, qualcosa di buono lo fanno!) in cui sono presentati -sotto forma di mappa- vari tipi di percorsi da poter effettuare nella nostra bella penisola.
Percorsi che si possono seguire anche a piedi (se si hanno le energie!), o in bici, a cavallo, o con altri mezzi «sostenibili». 
Quindi, un sito che sarà molto gradito agli amanti della natura e\o del trekking!


Per l'immagine, vedi qui


Tra questi percorsi ci sono, per esempio, quelli dedicati ai santi e quelli ai briganti dell’Aspromonte; il sentiero della Pace sui luoghi della Grande Guerra; la via degli Dei, la via Appia, la via Francigena, il Cammino di San Vicinio, la via degli Abati e il Sentiero Durer; il Cammino di San francesco e quello di San Benedetto; e così via.
In totale, 6.600 chilometri di strade!
41 percorsi e itinerari che rispondono a criteri standard (dalla messa in sicurezza ai sevizi), con 137 snodi, gallerie multimediali, schede concordate con le Regioni e link alle pagine ufficiali di ogni cammino.

E' la prima mappatura di questo tipo realizzata in Italia.

E veramente un'iniziativa interessante, nata
sull’esperienza dell’Anno Nazionale dei Cammini 2016.  






domenica 5 novembre 2017

Alla scoperta dello spazio seguendo il Paradiso di Dante!

Scoprire lo spazio grazie a Dante e alla Divina Commedia!

Non basta il modo in cui Papa Francesco, qualche giorno fa, ha salutato l'equipaggio della "Stazione Spaziale internazionale", e cioè con il verso con cui Dante conclude la Divina Commedia:

“L’amor che muove il Sole e l’altre stelle”.

Il rapporto tra il grande Poeta e le stelle riesce ad andare ancora oltre.
Infatti, c'è chi propone di spiegare al grande pubblico l'Universo grazie al Paradiso Dantesco!
E' TV2000, che ogni giovedì -a partire dal 2 novembre scorso-  intratterrà i suoi telespettatori con una puntata di C'è Spazio dedicata ai grandi temi dello studio dell'Astronomia.
E lo farà utlizzando come filo conduttore il Paradiso.

Potrebbe sembrare strano, dato che la cosmologia dantesca si basa su quella tolemaica, piuttosto antiquata e superata rispetto alle attuali posizioni scientifiche.
Ma questo non conta, perché il nostro Poeta, come sappiamo, attraversa l'universo toccando i vari pianeti, e cerca di spiegare molti aspetti dell'Universo (a partire dalla macchie lunari). Certo, utilizzando gli strumenti e le conoscenze dell'epoca.
Il programma sarà quindi un modo per mettere a confronto le due concezioni -quella medievale e dantesca e quella moderna- e per approfondire le conoscenze dei telespettatori su questo straordinario mondo che è l'Universo.

Il programma è condotto da Letizia Davoli e in studio sono presenti vari ospii, tra cui
Sperello di Serego Alighieri, ultimo discendente di Dante e cosmologo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica presso l’osservatorio di Arcetri.

Scienza e Letteratura insieme, quindi, per uno straordinario viaggio intorno e sopra di noi!
 

mercoledì 1 novembre 2017

Il Divin Bestiario: la Divina Commedia sotto forma di sculture!

A novembre 2017, dal 5 al 19, la Rocca Estense di Lugo ospiterà una selezione di sculture (di cui alcune inedite) realizzate da  Mario Zanoni per il ciclo del Divin Bestiario.

Il Divin Bestiario. Figure del fantastico animale e dell’immaginario nella Divina Commedia -questo è il nome del ciclo- consiste in una serie di terrecotte realizzate da Mario Zanoni a partire dal 2015 in omaggio al Sommo poeta Dante Alighieri nel 750° anniversario della sua nascita. 

Mario Zanoni, Ipocriti


Sono già state oggetto di mostre. La prima volta è stata nel Luglio del 2015, nella Rocca medievale di Bagnara di Romagna, quando sono state presentate 26 sculture.


Mario Zanoni, Dite

Ad oggi, il ciclo consta di 35 sculture, un numero molto alto per un prodotto di questo tipo.

Mario Zanoni, Arpie

L'opera rappresenta un vero e proprio unicum assoluto nell’ambito della scultura contemporanea, sia per l'alto numero di sculture sia per la caratterizzazione artistica molto originale di Mario Zanoni.

 Mario Zanoni, Caronte

L'artista, infatti, ha inteso attuare una sorta di «riscrittura» visiva della Divina Commedia attraverso una libera e personale interpretazione dei personaggi danteschi.
 
Lo Zanoni ha realizzato anche un libro sull'immaginario dantesco, corredato da testi poetici della poetessa Francesca Tuscano.


 Mario Zanoni con il sindaco di Lugo
in una foto di una mostra precedente

Come sempre, ti invitiamo a iscriverti al canale TELEGRAM del Blog.


venerdì 27 ottobre 2017

Roma nella Divina Commedia: la Pigna di San Pietro!

Continua la nostra rubrica relativa ai luoghi citati da Dante nella Divina Commedia.
Nei post precedenti, abbiamo cominciato a vedere i luoghi di Roma.

Oggi vedremo un oggetto che si trova dentro il Vaticano, ed esattamente la Pigna di San Pietro, o Pignone.


In quale punto del Poema, Dante cita la Pigna?
Esattamente in Inferno, XXXI, 59, quando, trovandosi presso il pozzo dei giganti, scorge l'immensa figura del gigante Nembrot, e, per suggerirne le proporzioni, paragona la grandezza della sua testa a quella, appunto, del «Pignone», la pina di San Pietro:

La faccia sua mi parea lunga e grossa
come la pina di San Pietro a Roma,
e a sua proporzione eran l’altre ossa;

(Inferno, XXXI, 58-60)


Questa pigna di bronzo, prodotta nell'antica Roma, a quei tempi era situata davanti alla chiesa di San Pietro (che era molto diversa dalla basilica attuale). Oggi, invece, si trova nel Cortile della Pigna realizzato dal Bramante nell'ambito dei Musei Vaticani.
 
La Pigna è alta quasi quattro metri. Gli studiosi hanno quindi cercato di calcolare la grandezza del gigante Nembrot. Date le proporzioni, la sua grandezza doveva essere di 25 metri. C'è da dire però, che quella di Dante non voleva forse essere un'indicazione precisa, ma solo un'allusione generica.


Nembrot viene punito, secondo Dante, in quanto fu colui che osò sfidare Dio con la costruzione della torre di Babele. In realtà, la Bibbia non fa alcun riferimento a questo fatto, ma questo è quello che la tradizione aveva riportato ai tempi del Poeta. inoltre, Nembrot (Nimrot, nella Bibbia) non era affatto un gigante. Probabilmente, Dante sbagliò a causa della trascrizone dei Settanta: «gigans venator contra Dominum Deum».
Aggiungiamo qualche altra notizia sulla Pigna.

Essa venne trovata durante il Medioevo presso le Terme di Agrippa e risulta opera di un certo Publio Cincio Savio. Probabilmente decorava originariamente il vicino Tempio di Iside al Campo Marzio, dove, facendo parte di una fontana, gettava acqua dalle punte. Il suo ritrovamento diede il nome al Rione Pigna, tuttora in uso. Solo nel 1608 (e quindi tre secoli dopo la morte di Dante) venne collocata al centro dell'esedra del cortile del Bramante.
 




lunedì 23 ottobre 2017

Dante Alighieri ritratto come una minifigura Lego!

La rivista Darlin ha rilanciato una simpatica curiosità relativa al nostro Poeta.

L’artista italiano Stefano Bolcato, per la sua serie intitolata People, ha reinterpretato alcuni noti quadri ritraenti personaggi famosi della storia, della cultura e del pop in chiave Minifigure Lego.
Tra questi non poteva mancare, ovviamente, il Dante ritratto dal Botticelli.


Per l'immagine, VEDI QUI

Tra gli altri, abbiamo Frida Khalo, i quadri di Leonardo e di Piero della Francesca. 
La serie di quadri è stata esposta lo scorso gennaio a Salerno, al Museo Archeologico Provinciale, e poi in diversi altri musei, anche al di fuori del nostro paese.

venerdì 20 ottobre 2017

Il Parco della Divina Commedia!


Dei MURALES sul Poema di Dante!

Oggi, alle 18,00, in Lombardia, presso l'Area Mercato Nova Milanese, è stato riproposto (dopo diverse repliche effettuate nei mesi scorsi) un singolare spettacolo legato alla Divina Commedia.

Stiamo parlando del «Cammino di Dante».

In questo spettacolo, Tano Avanzato racconta il viaggio di Dante accompagnando le parole con delle immagini.
La singolarità del tutto sta proprio in queste immagini.
Si tratta infatti di MURALES, realizzati nel 1992 dal pittore italo-argentino Silvio Benedetto in un parco di Campobello di Licata, il cosiddetto Parco delle Pietre Dipinte.


Il manifesto dell'evento.
Per l'immagine, vedi qui.


In questo parco sono presenti 110 murales che raccontano il viaggio di Dante attraverso i Tre Regni dell'oltretomba.
Una sorta di mega-illustrazione del grande Poema insomma.


Per questa foto, vedi questo sito, dove, tra l'altro,
si trovano anche altre informazioni sul Parco

Il parco è situato in una vecchia cava di pietra che si trova a sud dell'abitato cittadino.
I 110 dieci monoliti seguono un percorso sinuoso che si svolge prima in discesa, per l'Inferno, e quindi in salita, per il Purgatorio e il Paradiso.
Qui potremo ritrovare, quindi, Caronte, Paolo e Francesca, il Conte Ugolino, ed altri personaggi danteschi, a dimensioni umane.
Nel punto più alto di tutto il parco si trova il grande monolite della visione di Dio.

Per altre info sullo spettacolo «Il cammino di Dante», vedi qui.