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Il viaggio di Dante
raccontato
IN PROSA.
La Divina Commedia,
passo dopo passo.
PARADISO COMPRESO!


venerdì 27 ottobre 2017

Roma nella Divina Commedia: la Pigna di San Pietro!

Continua la nostra rubrica relativa ai luoghi citati da Dante nella Divina Commedia.
Nei post precedenti, abbiamo cominciato a vedere i luoghi di Roma.

Oggi vedremo un oggetto che si trova dentro il Vaticano, ed esattamente la Pigna di San Pietro, o Pignone.


In quale punto del Poema, Dante cita la Pigna?
Esattamente in Inferno, XXXI, 59, quando, trovandosi presso il pozzo dei giganti, scorge l'immensa figura del gigante Nembrot, e, per suggerirne le proporzioni, paragona la grandezza della sua testa a quella, appunto, del «Pignone», la pina di San Pietro:

La faccia sua mi parea lunga e grossa
come la pina di San Pietro a Roma,
e a sua proporzione eran l’altre ossa;

(Inferno, XXXI, 58-60)


Questa pigna di bronzo, prodotta nell'antica Roma, a quei tempi era situata davanti alla chiesa di San Pietro (che era molto diversa dalla basilica attuale). Oggi, invece, si trova nel Cortile della Pigna realizzato dal Bramante nell'ambito dei Musei Vaticani.
 
La Pigna è alta quasi quattro metri. Gli studiosi hanno quindi cercato di calcolare la grandezza del gigante Nembrot. Date le proporzioni, la sua grandezza doveva essere di 25 metri. C'è da dire però, che quella di Dante non voleva forse essere un'indicazione precisa, ma solo un'allusione generica.


Nembrot viene punito, secondo Dante, in quanto fu colui che osò sfidare Dio con la costruzione della torre di Babele. In realtà, la Bibbia non fa alcun riferimento a questo fatto, ma questo è quello che la tradizione aveva riportato ai tempi del Poeta. inoltre, Nembrot (Nimrot, nella Bibbia) non era affatto un gigante. Probabilmente, Dante sbagliò a causa della trascrizone dei Settanta: «gigans venator contra Dominum Deum».
Aggiungiamo qualche altra notizia sulla Pigna.

Essa venne trovata durante il Medioevo presso le Terme di Agrippa e risulta opera di un certo Publio Cincio Savio. Probabilmente decorava originariamente il vicino Tempio di Iside al Campo Marzio, dove, facendo parte di una fontana, gettava acqua dalle punte. Il suo ritrovamento diede il nome al Rione Pigna, tuttora in uso. Solo nel 1608 (e quindi tre secoli dopo la morte di Dante) venne collocata al centro dell'esedra del cortile del Bramante.
 




lunedì 23 ottobre 2017

Dante Alighieri ritratto come una minifigura Lego!

La rivista Darlin ha rilanciato una simpatica curiosità relativa al nostro Poeta.

L’artista italiano Stefano Bolcato, per la sua serie intitolata People, ha reinterpretato alcuni noti quadri ritraenti personaggi famosi della storia, della cultura e del pop in chiave Minifigure Lego.
Tra questi non poteva mancare, ovviamente, il Dante ritratto dal Botticelli.


Per l'immagine, VEDI QUI

Tra gli altri, abbiamo Frida Khalo, i quadri di Leonardo e di Piero della Francesca. 
La serie di quadri è stata esposta lo scorso gennaio a Salerno, al Museo Archeologico Provinciale, e poi in diversi altri musei, anche al di fuori del nostro paese.

venerdì 20 ottobre 2017

Il Parco della Divina Commedia!


Dei MURALES sul Poema di Dante!

Oggi, alle 18,00, in Lombardia, presso l'Area Mercato Nova Milanese, è stato riproposto (dopo diverse repliche effettuate nei mesi scorsi) un singolare spettacolo legato alla Divina Commedia.

Stiamo parlando del «Cammino di Dante».

In questo spettacolo, Tano Avanzato racconta il viaggio di Dante accompagnando le parole con delle immagini.
La singolarità del tutto sta proprio in queste immagini.
Si tratta infatti di MURALES, realizzati nel 1992 dal pittore italo-argentino Silvio Benedetto in un parco di Campobello di Licata, il cosiddetto Parco delle Pietre Dipinte.


Il manifesto dell'evento.
Per l'immagine, vedi qui.


In questo parco sono presenti 110 murales che raccontano il viaggio di Dante attraverso i Tre Regni dell'oltretomba.
Una sorta di mega-illustrazione del grande Poema insomma.


Per questa foto, vedi questo sito, dove, tra l'altro,
si trovano anche altre informazioni sul Parco

Il parco è situato in una vecchia cava di pietra che si trova a sud dell'abitato cittadino.
I 110 dieci monoliti seguono un percorso sinuoso che si svolge prima in discesa, per l'Inferno, e quindi in salita, per il Purgatorio e il Paradiso.
Qui potremo ritrovare, quindi, Caronte, Paolo e Francesca, il Conte Ugolino, ed altri personaggi danteschi, a dimensioni umane.
Nel punto più alto di tutto il parco si trova il grande monolite della visione di Dio.

Per altre info sullo spettacolo «Il cammino di Dante», vedi qui.

martedì 17 ottobre 2017

«Dante in musica»: un concorso per creare musica «dantesca»!

Creare musica ispirata alla Divina Commedia!

E' questo il senso del primo concorso nazionale intitolato «
DANTE IN MUSICA».
L'iniziativa si deve alla Cappella Musicale della Basilica di San Francesco di Ravenna, in collaborazione con il Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali e la cooperativa Mosaici Sonori.

La chiesa di San Francesco a Ravenna.
Di © José Luiz Bernardes Ribeiro /, 
CC BY-SA 4.0. Per l'immagine, VEDI QUI.

Lo scopo è quello di commemorare la figura del grande Poeta nel luogo -Ravenna- in cui visse da esiliato e dove sono conservate le spoglie. 
Ma è anche quello di sviluppare un repertorio corale dedicato a Dante.

«Questa iniziativa si inserisce - spiega il Maestro Giuliano Amadei, Direttore della Cappella Musicale - nel contesto della valorizzazione della figura di Dante Alighieri che da anni stiamo portando avanti assieme al Centro Dantesco di Ravenna e alla cooperativa Mosaici Sonori.»

Il progetto è aperto a compositori di tutte le età residenti sul territorio italiano, e intende premiare il talento di quei musicisti che si confronteranno sul tema dantesco in maniera personale. 

La composizione vincitrice verrà eseguita pubblicamente nella Basilica di San Francesco a Ravenna dalla Cappella Musicale della Basilica in occasione dell’annuale concerto per Dante che si effettuerà a settembre 2018.
All’autore della composizione verrà consegnato un premio in denaro di 500 euro.

Le opere dovranno pervenire alla segreteria del Concorso Nazionale di Composizione “Dante in musica” presso Mosaici Sonori (Via Alberoni 49/a 48121 Ravenna) entro le ore 24 del 15 marzo 2018.
Ma per il regolamento del concorso, si veda il sito www.centrodantesco.it.

lunedì 16 ottobre 2017

Inferni Moderni – Cimiteri di crudeltà!

L'Inferno come si è concretizzato nel mondo!

Potrebbe essere questo il sottotitolo della mostra che si terrà dal 14 al 22 ottobre nel Magazzino del Sale a Cervia (orari di visita dalle 15,30 alle 18,30) intitolata 


Inferni Moderni – Cimiteri di crudeltà 

Si tratta di un'esposizione di opere realizzate da artisti varie dedicate a 34 drammatici episodi storici (genocidi, azioni terroristiche e di guerra), in cui la crudeltà ha superato ogni limite di disumanità.
34 LAPIDI che mostrano questi episodi.
34, come i canti dell'Inferno di Dante!



Nell'immagine, Rappresentazione dell'inferno in una miniatura dell'Hortus Deliciarum 
di Herrad von Landsberg, 1180 circa. 
Per l'immagine (che non è legata alla mostra) vedi qui.
 
E infatti, l'installazione prende spunto dalla cantica del nostro Poeta.
L'idea è quella di rappresentare il modo in cui l'Inferno (concepito come quello rappresentato da Dante) si è concretizzato nel mondo reale.
Le lapidi saranno ordinate nel pavimento, come se fosse un cimitero dell’umanità.
Il «cimitero» sarà delimitato da alcuni brani dei canti del l’Inferno

L’iniziativa si inserisce all’interno del Festival delle Arti, organizzato dall’associazione culturale il Cerbero, il cui tema questo anno è “Aspettando Dante Alighieri: L’Inferno”.

Ecco i nomi degli artisti in mostra:
Fausto Ferri, Gregorio Prada Castillo, Lorena Ghinelli, Elena e Fabrizio Pavolucci
Per altre info, vedi qui.

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mercoledì 4 ottobre 2017

Spuntano fuori il PAN DI DANTE e il Chianti da PARADISO!

A Sarzana, nell'antica piazza della Calcandola, la mattina del 6 ottobre del 1306, Dante ricevette da Franceschino Malaspina, Marchese di Mulazzo, la procura generale per concludere, per conto del  ramo ghibellino dei Malaspina, la pace con il vescovo di Luni.

Così, oggi, a partire dal 6 ottobre (e fino all'8), la città di Sarzana festeggia Dante.
La manifestazione -la «Sarzana Dantesca» - è partita lo scorso anno, e tra breve ci sarà la seconda edizione, quest'anno intitolata «Orma di Dante non si cancella».

L'evento prevede tutta una serie di iniziative (visite in alcuni luoghi significativi; esposizione di bibliografie, rarità, curiosità e fumetti danteschi; proiezione del film “Dante” di Luca Lussuoso, ecc.), perlopiù a titolo gratuito.

Ma quest'anno c'è anche un'interessante novità.
Il 6 ottobre, alle ore 18.30, presso la Pasticceria Sbarbaro (Via Cisa 23)sarà presentato un delizioso pane speziato dalle essenze medievali: il PAN DI DANTE.
Una soffice pagnottella scura, leggera e speziata; dolce, ma non troppo. 
I creatori del dolce -Catia Sbarbaro e Michela Perrone.- non descrivono ovviamente la ricetta, ma affermano di aver realizzato questo pane «riprendendo una ricetta medievale alla quale ci siamo tenuti più vicini possibile. E' un pane dolce e speziato fatto con ingredienti come miele, noci, nocciole, uvetta, pepe e cannella. Speriamo possa piacere. Si mangiava in epoca medievale soprattutto in Toscana».
E probabilmente fu gustato più volte anche dal nostro Poeta.

Per la foto, vedi qui.



Insieme al Pan di Dante verrà presentato un vino particolare, un Chianti Docg chiamato «Ormanni». Un vino già presente da tempo sul mercato, ma anch'esso legato in qualche modo al Poeta, in quanto l'uva che lo genera nasce su dei terreni anticamente posseduti da una famiglia menzionata nel Paradiso dantesco: gli Ormanni, Dai quali, il vino e il luogo da cui si produce prendono il nome. Tanto che sull'etichetta della bottiglia sono impressi il profilo di Dante e le terzine del Paradiso in cui viene citata la nobile famiglia toscana (estintasi qualche secolo dopo essere finita nella Commedia).

In occasione della «Sarzana dantesca» i ristoranti offriranno dei menù di tipo «medievale».

Altre info qui, qui e qui.

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lunedì 2 ottobre 2017

La Divina Commedia, i peccati capitali e i social network!

Oggi, Aleteia riprende uno spunto lanciato in una conferenza del 2011 (allora riportata dal The Wall Street Journal, e poi ripubblicata nel 2016 da The Atlantic).  
In quella conferenza veniva proposta una interessante teoria sul rapporto tra i social network e i vizi capitali (immortalati per sempre da Dante).
La tesi venne lanciata da Reid Hoffman, uno dei fondatori di LinkedIn
Secondo Hoffman, il successo o il fallimento dei social network dipenderebbe dal suo legame con uno dei sette vizi capitali. Per esempio, Facebook corrisponderebbe alla vanità, Netflix all’accidia e Tinder alla lussuria. 

Partendo da questa tesi, Robinson Meyer, di The Atlantic, ha proposto quelle che potrebbero essere le possibili relazioni tra i social network più noti e i sette vizi capitali.

Secondo Dante, le anime dei lussuriosi sono costrette a restare per sempre intrappolate in un vento impetuoso che non dà loro tregua. Gli utenti di Tinder potrebbero vivere un’esperienza simile: e cioè, far scivolare il dito a destra nell’applicazione senza mai trovare qualcuno con cui iniziare un rapporto serio.

Le anime dei golosi invece, nel Purgatorio dantesco sono puniti con la pena di patire  la fame e la sete, pur avendo a disposizione i pomi di un albero e un ruscello di fresca acqua. Meyer cita giutamente la pena di Tantalo, che, secondo la tradizione classica, soffrirebbe una pena simile e che, probabilmente, fu di ispirazione al Poeta.
Allo stesso modo, quando giriamo su Instagram ci perdiamo in una quantità straordinaria di immagini di cibi che non possiamo mangiare.

Le anime degli avari sono invece condannate a scontrarsi infinitamente tra loro, spostando enormi massi con il petto. In un modo simile, gli utenti di LinkedIn competirebbero continuamente tra loro per contendersi posti di lavoro.

Ecco la rappresentazione degli avari e prodighi fatta da Giovanni Stradano.




Per quanto riguarda gli accidiosi, Meyer fa riferimento a Netflix, anche se quest'ultimo non è propriamente un social network. Per Meyer, però, Netflix rappresenterebbe un dei modi preferiti, oggi, per perdere tempo, per «procrastinare», come fanno i pigri. Nella Commedia, però -sottoliniamo noi-, i pigri sono una cosa, gli accidiosi, un'altra. Al limite, la «pena» degli utenti Netflix potrebbe somigliare a quella dei pigri dell'Antipurgatorio.

Gli iracondi, nel quinto girone dell'Inferno, sono condannati ad attaccarsi e a massacrarsi a vicenda,  senza che nessuno di loro riesca a prevalere. La pena ricorderebbe quella degli utenti di Twitter.

Gli invidiosi vivono nella continua ansia avere ciò che non abbiamo (ma non è questa la pena dantesca). E questa cosa vale anche per chi segue Pinterest.

Quelli che per Dante sono i superbi, potrebbero essere distinti in orgogliosi e vanitosi.
Gli orgogliosi sono quelli che credono di essere migliori degli altri. Cosa che potrebbe essere rapportata agli utenti di Medium o di altre piattaforme di blogging, i quali riterrebbero di saper dire le cose meglio degli altri.

I vanitosi invece, cioè quelli che hanno un'illimitata (e infondata) fiducia nella proprie capacità di attrazione, ed anche un immenso desiderio di lodi, troverebbero sfogo, secondo Meyer, in Facebook. Qui, infatti, gli utenti possono offrire la migliore versione possibile della propria vita.

Tutta questa tesi risulta simpatica ed divertente.
Però, diciamoci la verità: è un po' stiracchiata!