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Il viaggio di Dante
raccontato
IN PROSA.
La Divina Commedia,
passo dopo passo.
PARADISO COMPRESO!


giovedì 25 gennaio 2018

A Lecco rivive il firmamento dantesco!

Ancora Dante e le stelle, Dante e l'astronomia!

A Lecco, il 26 gennaio, il Planetario trasporterà virtualmente gli spettatori nell'aprile 1300 sulla spiaggia del Purgatorio.
Infatti, grazie al proiettore recentemente aggiornato e potenziato, gli spettatori potranno ammirare una ricostruzione del  firmamento che Dante aveva immaginato di vedere dalla spiaggetta del Purgatorio.
Lo spettacolo dimostrerà la grande  padronanza che il Poeta aveva della macchina celeste e dei suoi movimenti (seppure il tutto basato sulla teoria tolemaica).



Planetario "Città di Lecco" - Proiettore Gambato D
Per l'immagine, vedi qui

La serata, intitolata "L'astronomia di Dante", inizierà nella sala conferenze, dove verranno illustrate le basi dell'astronomia dantesca. Poi proseguirà nella cupola per la lettura e il commento dei principali passi astronomici del Purgatorio.

Ma perché proprio il Purgatorio?
Probabilmente perché, delle tre Cantiche, è quella che contiene più riferimenti di tipo astronomico-naturalstico.

La serata sarà tenuta da Loris Lazzati.
I versi danteschi verranno letti da Gianfranco Scotti.

L'inizio è fissato alle ore 21, l'ingresso costa 6 euro (intero) e 4 euro (ridotto).


mercoledì 17 gennaio 2018

Coco, il cartone della Disney-Pixar, e la Divina Commedia!

La Divina Commedia continua ad ispirare!
Anche i cartoni animati!

Nel nuovo film della Disney-Pixar, «COCO», compare uno scenario che sembra ricordare quello del grande Poema!

La storia parte da un argomento abbastanza lontano dalla Commedia.
Miguel, un ragazzino messicano di dodici anni, sogna di diventare musicista in una famiglia di ciabattini per niente amanti della musica.
Il giorno dei morti, però, Miguel, stanco di quel divieto, ruba una chitarra da una tomba e si trova a passare magicamente tra il mondo dei vivi e quello dei morti.


C'è chi ha osservato come la rappresentazione dell'aldilà sembri prendere ispirazione dal Poema di Dante.

«L’ispirazione credo derivi in parte dalla Divina Commedia, il cane che accompagna Miguel non a caso si chiama Dante. Il mondo dei morti è costruito come un Inferno dantesco, o piuttosto un Purgatorio: un’immensa città costruita in verticale, con le sue torri inavvicinabili come il Castello lo era per Cenerentola, e i suoi bassifondi, abitati da anime sulla via della dimenticanza».

L'autore osserva però, anche che «L’aldilà pur ricordando il paesaggio dantesco, non fa mai cenno a divinità sovraumane, ma pone l’uomo stesso in una posizione di privilegio. Siamo noi, con i nostri ricordi, con l’affetto che nutriamo per i nostri cari, ad alimentare quel mondo».

Tuttavia, questo riferimento ai «ricordi» risulta molto interessante!
«E’ il concetto del ricordo che lega il mondo dei vivi a quello dei morti», segnala Stefano Scarpa.
Ora, noi vogliamo notare qui un aspetto importante della Divina Commedia, e cioè l'importanza che, anche nel grande Poema, rivestono i ricordi dei vivi: sono i ricordi, l'unica cosa che può far «vivere» le anime dell'Inferno (si pensi alle continue richieste che queste fanno a Dante di ricordarle nel mondo). Ed è proprio il ricordo dei parenti (insieme alle loro preghiere) che può aiutare gli spiriti del purgatorio a salire più velocemente verso la salvezza.

Quindi, noi crediamo di poter affermare con una certa sicurezza che gli autori del cartone si siano davvero lasciati ispirare dal lavoro del nostro grande Poeta!
Dante non smette mai di essere vivo, di essere fra di noi!

 
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mercoledì 10 gennaio 2018

La Divina Commedia in Francia!

Dante nel XXI secolo! 
Dante in Francia!

Carlo Ossola, sul Sole24Ore del 9 gennaio 2018 dedica un articolo ad una nuova versione della Divina Commedia prodotta in Francia.
Si tratta della Divine Comédie di René de Ceccatty, apparsa nell’autunno 2017 da Points.
La particolarità di questo testo è che i versi, al posto degli endecasillabi sono composti da ottonari.

Si tratta di una scelta ardita, perché, perdendo tre sillabe a verso, ne risulta che ogni terzina il Poema perde quasi un intero verso (9 sillabe, solo due in meno all'endecasillabo).

Non è anomalo l'uso di un metro diverso nelle versioni straniere della Commedia. Però, è vero che in questo modo l'opera rischia di apparire un po' stringata.



L'autore spiega così la sua scelta:
«Perché scegliere l’ottonario, che aggiunge un obbligo di concentrazione, allorquando i miei predecessori hanno preferito l’alessandrino, l’endecasillabo o il decasillabo? Il ritmo musicale e flessibile di otto piedi non obbliga il versificatore (al contrario dell’alessandrino) alla cesura mediana che inchioda il corso del verso, e rende il testo più dinamico, danzante, meno cadenzato come un pendolo».

Lasciamo la valutazione dei risultati di questo esperimento ai suoi lettori!

Invece, riportiamo qui un'altra osservazione che fa l'autore dell'articolo e che ci sembra molto interessante!
E cioè, il grande interesse dell'editoria francese per l'opera di Dante!
«Dante», scrive Ossola, «è, sempre più, un autore del XXI secolo, e classico che ogni editore francese ha in catalogo; la lista delle versioni della Divina Commedia è impressionante».
E cita alcune di queste versioni: «oltre alle classiche traduzioni di Jacqueline Risset (Flammarion), di André Pézard (nella Pléiade), di Marc Scialom (La Pochothèque), dovremmo almeno evocare quelle di Lucienne Portier (Cerf), di Jean-Charles Vegliante (Imprimerie Nationale), di Alexandre Masseron (Albin Michel), di Didier Marc Garin (Éditions de la Différence), di Alain Delorme (Édilivre), di Claude Dandréa (Orizons), senza contare le traduzioni in corso di Danièle Robert (Actes Sud: è apparso l’Enfer, 2016) e di Michel Orcel». Il grassetto l'ho aggiunto io.

Insomma, anche in Francia Dante è sempre il primo!
E a noi non può che fare piacere! 

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